Il settore enologico è fondamentale per il nostro Paese, lo sappiamo. Ci sono state molte novità negli ultimi anni, e una di queste è sicuramente il filone dei vini “Naturali”. Ma cosa sono? Proviamo a spiegarlo in maniera semplice, cercando di capire il contesto e gli sviluppi attuali del mercato, dove a farla da padroni sono soprattutto i giovani.
Sicuramente il vino naturale nasce da una voglia inconscia (ma non troppo) di creare un’alternativa valida alla viticoltura “industrializzata”. Un vero e proprio rifiuto all’uso e abuso della chimica e della produzione espansiva. Il giudizio del consumatore non deve modificare il valore naturale del prodotto: questo è forse il fattore di differenziazione del vino naturale rispetto a quello industriale. Al centro viene posta la natura, cercando di manipolarla il meno possibile. L’idea è quella secondo cui più si rispetta la biodiversità, più questa riesce a proteggere ciò che la circonda. Questa tipologia di viticoltura esclude tutte le sostanze chimiche di sintesi (diserbanti, pesticidi e concimi), trattando solo con rame e zolfo.
L’attenzione alla natura e al rispetto della biodiversità probabilmente hanno generato, proprio negli ultimi anni, un riguardo particolare verso le nuove produzioni di vino naturale. Le persone, essendo più attente a questi temi, sono riuscite a mettere da parte anche il pregiudizio.
Proviamo a elencare alcune caratteristiche della viticoltura naturale. Le vigne “naturali” sono ricche di vegetazione, e non si bada alla perfezione pur di dare spazio alla biodiversità, che tiene tutto in equilibrio. La vendemmia si fa a mano appena le uve raggiungono la giusta maturazione, eliminando così la meccanizzazione e preservando l'integrità del grappolo. Non si interviene quindi con additivi enologici per modificare gusto, aspetto e profumo del vino. Inoltre, non vengono aggiunti solfiti, in quanto la fermentazione alcolica già di per sé ne rilascia in piccole quantità.
Molti giovani si sono avvicinati a questa tipologia di viticoltura comprando piccoli pezzi di terra prima abbandonati, per valorizzarli con del buon vino. Questa è una cosa molto importante che permette anche di preservare e tutelare la biodiversità del Paese.
Infine, il settore ha fatto nascere anche molte piattaforme di ecommerce in cui acquistare prodotti di qualità difficilmente reperibili nei grandi supermercati.
Un mondo ancora da scoprire che sta dando tante soddisfazioni, non solo in termini economici ma anche gustativi. Provare per credere.