Quando è stato scritto l’articolo 58 della Costituzione italiana si è deciso che per poter votare le elezioni dei senatori fosse necessario avere 25 anni. Per la Camera invece bastava avere compiuto la maggiore età. Questa differenza è stata una caratteristica del sistema elettorale italiano per molto tempo. La spiegazione data all’epoca fu che erano necessarie più esperienza e saggezza per scegliere chi dovesse sedere a Palazzo Madama. Questa anche la ragione che portò a decidere che per candidarsi al Parlamento era necessario avere almeno 25 anni, mentre per diventare senatori e senatrici bisognava avere minimo 40 anni. Negli ultimi anni, il dibattito su questa questione si è riacceso e nei giorni scorsi è stata votata una riforma epocale.
Il tuo voto conta
Dalle prossime elezioni, se avrai compiuto 18 anni, potrai votare sia per eleggere i rappresentanti della Camera che quelli del Senato. C’è stato bisogno di una riforma per modificare la Costituzione, in particolare l’articolo 58, per poterti garantire questo diritto. Le votazioni in Senato su questa proposta si sono chiuse con 178 voti a favore, 15 contrari e 30 astenuti.
Con la nuova legge, sarai tra i quattro milioni di nuovi giovani elettori ed elettrici per il Senato.
Cosa cambierà
Il tuo voto potrebbe portare i politici a una maggiore attenzione verso temi innovativi, in campo sociale, ambientale, tecnologico.
Non importa che tu sia attivista dai tempi delle medie, o se la politica e la cittadinanza attiva al momento ti sono ancora poco chiare: hai acquisito un nuovo diritto, che puoi esercitare per dare peso e valore alle tue opinioni. E ciò è una lezione fondamentale di democrazia.