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Giornata Mondiale del turismo: il valore del viaggio
Giornata Mondiale del turismo: il valore del viaggio
Data pubblicazione: 27 settembre 2021
A cosa pensi quando prenoti un viaggio? Forse sottovaluti quanto le tue scelte possano influire sul mondo. Il 27 settembre è la Giornata Mondiale del Turismo, e quest’anno l’ONU ha deciso di celebrare il Turismo per una crescita inclusiva.
Eventi
Quando organizzi un viaggio cerchi la metà più economica o quella più esclusiva? Sei tra coloro che amano la natura o la mondanità? Per te è più importante fare un’esperienza o una vacanza? Non siamo tutti uguali, e ognuno vive il viaggio a modo suo.
Quando prenoti un biglietto o un albergo, o quando ti prepari per affrontare un coast to coast a piedi contribuisci all’economia del turismo di quella comunità, di quella Regione e di quel Paese.
La Giornata Mondiale del Turismo, celebrata il 27 settembre, serve a ricordarti cosa c’è dietro la tua esperienza e come le tue scelte abbiano un valore.
La giornata è dedicata al settore che produce il 10% del PIL globale, e che occupa quasi 300 milioni di persone in tutto il mondo (per maggiori informazioni leggi il Barometro dell’OMT). La data scelta è l’anniversario dell’adozione dello Statuto Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), nato nel 1970.
La crescita inclusiva passa per il turismo
Quest’anno si festeggia la 41esima Giornata Mondiale del Turismo, e il tema scelto per l’occasione, vista la profonda crisi generata dal Covid, è “Turismo per una crescita inclusiva”.
Questo importante settore può infatti diventare un motore che, oltre a portare benessere economico, può velocizzare i processi di pace, contrastare la povertà e aumentare il rispetto tra i popoli, importante veicolo per diritti umani e libertà. Quando un Paese si apre agli altri c’è un naturale scambio di conoscenze, di usi e costumi. Promuovere il turismo nei Paesi in via di sviluppo porta crescita economica, aumenta l’istruzione tra la popolazione e quindi crea un ampliamento delle prospettive future.
Il tema 2021 della Giornata Mondiale del Turismo vuole dunque spingerti a considerare come il Turismo abbia la capacità di portare con sé crescita, e come sia fondamentale distribuire meglio questo potenziale. L’obiettivo è quindi riuscire a far emergere nuove mete in Paesi meno sviluppati di quelli occidentali.
Questo è anche l’anno della ripresa dalla pandemia, e la ripartenza può avere degli effetti disastrosi sull’ambiente se non si cura anche la sostenibilità del riavvio delle attività. È per questo motivo che durante la Conferenza delle Nazioni Unite (COP 26) a Glasgow verrà lanciato un importante messaggio: la Dichiarazione sull’Azione Climatica nel Turismo. Lo scopo che si prefigge l’ONU con tale documento è di proporre una riduzione delle emissioni di gas serra delle attività del settore.
L’impatto dei cambiamenti climatici sull’industria del Turismo è evidente e può essere disastroso: pensa a uragani, alluvioni e fenomeni meteorologici estremi che hanno colpito isole, coste, città e montagne negli ultimi anni. È necessario proteggere e avere cura dei beni naturali che fanno parte del nostro patrimonio.
Il turismo in Italia
Per l’Italia, il turismo è un settore strategico: vale quasi il 7% della ricchezza nazionale e garantisce direttamente il lavoro a 1,7 milioni di persone. Se si considerano anche tutti i fornitori e le attività che guadagnano grazie al turismo, il valore dell’occupazione prodotta raddoppia (dati rapporto Borsa italiana).
Il Paese è la quarta meta europea se si considera il numero di turisti che ogni anno scelgono di trascorrere qualche giorno nelle città e nei borghi italiani. Una delle principali attrattive del Belpaese sono i siti UNESCO: siamo i primi al mondo per numero di luoghi riconosciuti come patrimonio dell’umanità, in ex aequo con la Cina.
Non solo cultura e paesaggi: i turisti italiani e stranieri che scelgono l’Italia lo fanno anche pensando a cibi, vini e liquori prodotti in Italia.
Secondo il rapporto sul turismo enogastronomico 2021, realizzato da un Comitato di esperti nazionali e internazionali, con il patrocinio di ENIT (Ente nazionale del Turismo), Fondazione Qualivita, Ismea e Touring Club Italiano, il 55% di chi soggiorna in Italia ha scelto il suo itinerario in funzione delle bontà alimentari che desidera provare.
Covid e viaggi, cosa è cambiato
L’Organizzazione Mondiale del Turismo ha monitorato con attenzione l’andamento della situazione in questi due anni di pandemia, e i dati non sono certo rosei. Nel giugno 2020 le partenze dei turisti a livello mondiale sono state il 93% in meno rispetto al 2019. Se si considerano i primi sei mesi del 2020, c’è stata una riduzione del 65%. Le ragioni le conosci: blocco degli spostamenti, lockdown parziali o totali, restrizioni sulle destinazioni, paura del contagio. Le perdite complessive potrebbero arrivare a quattro trilioni di dollari a livello globale entro dicembre 2021.
“Questo è un grande shock per le economie sviluppate, ma per i Paesi in via di sviluppo è un’emergenza. ”
Da qui la decisione di rendere le celebrazioni di quest’anno un momento per riflettere sul grande potere che il turismo possiede e che spesso viene sottovalutato.
La pandemia ha cambiato il tuo modo di viaggiare? I turisti e le turiste italiani, ma anche stranieri, stanno adottando uno stile più attento all’ambiente e alla sostenibilità. Per esempio, si cerca di ridurre gli spostamenti brevi con mezzi che inquinano, si preferisce la bicicletta per visitare città e luoghi di interesse. Anche le strutture vengono scelte cercando di trovare luoghi che seguano una filosofia più ecologista.
C’è infine un aspetto sempre più tecnologico che lega il turismo alle innovazioni. Secondo una ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano nel 2020, “solo il 2% degli italiani tra i 18 e 75 anni non ha utilizzato internet per alcuna attività nel corso dell’ultima vacanza”.
E tu che viaggiatore o viaggiatrice sei?