Circular economy, TIM lancia la sfida alle startup

Un’economia più sostenibile, come si realizza

Lacircular economy parte dal principio di evitare rifiuti e inquinamento, e inoltre spinge perché si riutilizzino e rigenerino tutte le risorse, i materiali e i prodotti già presenti nel sistema. L’usa e getta, per molti anni al centro delle economie, deve dunque lasciare il posto al riciclo e riutilizzo. Non più quindi produzioni di oggetti che diventano obsoleti o si rompono con grande facilità, ma un ritorno a prodotti che durino nel tempo per ridurre l’impatto sull’ambiente. Un esempio può essere il mercato del second hand, i prodotti di seconda mano. L’economia circolare è anche condivisione e prestito, è il riparare quello che si può mettere a posto.

Per realizzare questo futuro serve un’azione collettiva e sono necessari investimenti e nuove idee per sfruttare le energie rinnovabili, oltre che nuovi modelli di produzione e materiali, e una riduzione degli sprechi.

La Challenge di TIM WCAP per gli innovatori circolari

Il programma TIM WCAP, l’hub della società che supporta le aziende innovative (siano startup, pmi o scaleup), ha lanciato la Challenge for Circular Economy.

Puoi partecipare a questa competizione se ti registri sulla piattaforma di WCAP entro il 24 gennaio. Iscrivi il tuo progetto, e potrai vincere la collaborazione con il team dell’hub TIM per la realizzazione della tua.

Puoi partecipare se:

• la tua impresa ha avuto un fatturato maggiore di 100 mila euro nel 2019 o nel 2020, o se ha ricevuto più di un milione di euro in finanziamenti

• la tua società è stata costituita da almeno due anni ma non supera i 10 anni di vita

• la tua proposta digitale innovativa è già in fase di prototipo e sperimentazione (Technology Readiness Level6 o superiore).

Le idee devono intervenire su tre tipi di problemi legati all’uso delle risorse, al ciclo di vita e all’effettivo utilizzo dei prodotti. Puoi proporti se hai trovato una nuova soluzione per:

• ridurre l’uso delle risorse o per riutilizzare/riciclare i materiali o le componenti

• creare dei servizi più efficaci per quanto riguarda la manutenzione o la riparazione dei prodotti, oppure la rifabbricazione

• progettare dei sistemi di condivisione e comproprietà di risorse sottoutilizzate.

In particolare, le soluzioni innovative e sostenibili devono essere riferite a uno di questi settori:

• ciclo dei rifiuti speciali civili e industriali come batterie, apparecchiature fuori uso (materiale RAEE), legno, plastica, carta, vetro, ferro e acciaio

• progettazione e realizzazione di infrastrutture industriali e civili

• apparati di rete e server, rame

• i prodotti elettronici che acquisti, come smartphone, telefoni, tablet, modem, decoder e altri device.

A valutare ogni progetto sarà una giuria di esperti che si occupano di innovazione, sostenibilità e ICT. I criteri con cui saranno esaminate e selezionate le migliori proposte sono:

• grado di innovazione

• fattibilità tecnica ed economica

• possibilità di applicarle su larga scala

• certificazione della filiera.