Non hai ancora deciso quale percorso di studi seguire o quale facoltà frequentare? Il Rapporto AlmaLaurea 2022 su “Profilo e Condizione Occupazionale dei Laureati” può aiutarti! Tra gli indicatori più interessanti c’è sicuramente quello che riguarda la retribuzione mensile netta per gruppi disciplinari a cinque anni dal conseguimento del titolo. Se il futuro stipendio è uno dei parametri che consideri fondamentali per la scelta dell’Università, continua a leggere!
Stipendi al top per ingegneri industriali, informatici e medici
Il XXIV Rapporto AlmaLaurea - presentato il 16 giugno all’Università di Bologna - stila due classifiche molto dettagliate sulle retribuzioni per gruppi disciplinari al quinto anno dal titolo: una riguarda i laureati magistrali biennali, l’altra quelli a ciclo unico.
Dopo cinque anni, nel primo caso, a risultare i più pagati con uno stipendio mensile netto di 1.893 € sono i Dottori in Ingegneria industriale e dell'informazione, seguiti dagli informatici ed esperti in tecnologie ICT (1.851 €) e dai laureati in Economia (1.706 €).
Tra chi si è invece laureato a ciclo unico, primeggia il gruppo Medicina e Farmaceutica (1.898€); a completare il podio Veterinaria e Architettura e Ingegneria civile.
Laurearti ti conviene!
Qualsiasi sia la tua scelta, ricorda che laurearti ti conviene! Secondo il Rapporto AlmaLaurea il livello del titolo di studio posseduto è determinante per non restare disoccupati e per guadagnare di più.
Nel 2021 il tasso di occupazione della fascia di età 20-64 anni tra i laureati è pari al 79,2% a fronte del 65,2% dei diplomati (dati ISTAT) e un laureato, secondo la documentazione OECD (Organization de Coopération et de Développement Économiques), guadagnava nel 2020 il 37% in più rispetto a un diplomato.
Inoltre, sempre nel 2021, il tasso di occupazione è pari - a un anno dal conseguimento del titolo - al 74,5% tra i laureati di primo livello e al 74,6% tra i laureati di secondo livello del 2020.
Adesso hai molte informazioni in più per scegliere l’Università più adatta a te nell’enorme offerta formativa che l’Italia ti mette a disposizione.