Dall’Italia in Lussemburgo
Un ambiente vivace e multiculturale con stagisti e professionisti che provengono da tutto il mondo. Uno scambio di esperienze e di competenze che potrà arricchire il tuo curriculum ma anche la tua capacità di stare con gli altri, di costruire rapporti e affrontare nuove sfide. Fare un tirocinio alla Corte dei Conti Europea in Lussemburgo è tutto questo e molto di più.
L’Eca e i suoi tirocini formativi
La Corte dei Conti Europea (ECA) ha il compito di revisionare le entrate e le uscite dell’Unione Europea, controllare su come vengono spesi i fondi europei, e compilare report e rapporti con le raccomandazioni per la Commissione Europea.
Fino al 30 novembre, come ogni anno, è possibile partecipare alla terza sessione per i tirocini ECA. Questa opportunità darà ai partecipanti la possibilità di trascorrere tra i tre e i cinque mesi presso gli uffici della Corte, a partire da marzo 2022.
A seconda del budget a disposizione dell’ente, i tirocini proposti possono essere retribuiti o meno. In genere, il rimborso per le spese e il lavoro svolto è di circa 1.350 euro al mese.
I requisiti per fare domanda
Puoi partecipare alla selezione se:
hai la cittadinanza europea
hai una laurea o hai completato almeno quattro semestri del tuo corso universitario in ambito finanziario, linguistico e di intermediazione, relazioni internazionali, gestione delle risorse, archiviazione, giurisprudenza o questioni giuridiche
non hai già ottenuto un tirocinio Eca
hai un ottimo livello d’inglese e di almeno un’altra lingua dei Paesi europei.
Sarà data priorità ai candidati e alle candidate con percorsi di studio che permettono l’inserimento nei gruppi dell’audit informatico e della data science.
La Corte dei Conti offre tre sessioni di tirocinio ogni anno, dunque a parte i prossimi percorsi in partenza a marzo 2022, hai altre due possibilità. Ecco i prossimi bandi:
Per inoltrare la tua domanda come tirocinante, dovrai allegare al form online un estratto che attesti che non hai precedenti penali e anche un certificato di idoneità fisica del medico curante. Le persone con disabilità devono fornire anche una dichiarazione del proprio medico che certifichi la capacità di inserirsi in un ambiente di lavoro.