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Margherita Raso: perché la superficie non è superficiale
Margherita Raso: perché la superficie non è superficiale
Data pubblicazione: 07 marzo 2022
L’Italia è in Mostra, artisti innovativi e dove trovarli, è la rubrica in cui potrai conoscere artisti e artiste contemporanei e sapere quali sono le mostre più interessanti e coinvolgenti da visitare nel territorio nazionale. In questo appuntamento, scopri Margherita Raso.
Studio e Formazione
“La mia pratica è influenzata dal mio interesse per la superficie delle cose, nonché per le diverse modalità di percezione e comprensione delle stesse.”
Margherita Raso, classe 1991, usa queste parole per spiegare le sue opere e le tecniche che utilizza per le sue installazioni. La sua forma espressiva unisce la scultura alla musica e ai tessuti, dove ogni elemento trova una nuova dimensione.
Raso è nata a Lecco e lavora tra Milano, Basilea e New York. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera e si è diplomata in Pittura con Alberto Garutti (esponente di spicco del movimento Arte Pubblica in Italia). Nel 2013 ha co-fondato lo spazio Armada, definito come un “artist-run space”, a qualche centinaio di metri dal Politecnico Bovisa.
Scultura moderna e nuove forme
Secondo gli esperti, una delle prime domande da porsi analizzando il percorso artistico di Margherita Raso è “Che cos’è la scultura moderna?”. Quando senti la parola “scultura”, magari pensi alle opere in marmo o bronzo, immagini i monumenti classici o rinascimentali, uno spazio e una forma ben definita. La giovane artista italiana invece sceglie altre forme e materiali per i suoi lavori. In particolare, sono i tessuti e la tecnica dello jacquard che le hanno permesso di esprimersi. Come lei stessa dichiara:
“Attraverso l'uso del tessuto realizzato con la tecnica dello jacquard, sono riuscita a indagare il ruolo e il significato della trama. […] Lo stesso tessuto è impiegato anche nella realizzazione di opere in ceramica, bronzo o ghisa, dove viene sacrificato nel processo, principalmente bruciato, a favore di un altro materiale.”
I tessuti nelle sue opere modificano gli spazi, creano installazioni e modificano anche l’architettura delle strutture in cui vengono inseriti.
Le opere principali dell’artista
Ecco alcuni dei lavori dei lavori che vale la pena conoscere meglio.
Piercing (2017) - Quattordici tessuti jacquard fissati come un drappeggio con piccole calamite, dove sui drappeggi sono riprodotte le sagome del corpo dell’artista in blue navy. La struttura è fissata con fasci di lamiera ondulata che rivestono la navata. I confini si perdono.
Somersaults (2021) - Letteralmente significa “capriole”, e le figure di questa opera puntano verso il basso, le forme intessute sono color rame.
Casting The Tempo (2021) - L’opera creata per partecipare alla mostra APTITUDEforthearts, a cura di Paola Nicolin presso la Chiesa di Santa Maria in Lucedio. Questo lavoro è frutto di due anni di ricerche, dove l’artista tenta di rispondere alla domanda su come sia possibile contenere uno spazio.
Lavora con (l’)arte
Se il tuo obiettivo è lavorare nel settore dell’arte e della cultura, hai molte possibilità, anche grazie ai nuovi processi di digitalizzazione in corso.
Il Ministero della Cultura offre spesso opportunità interessanti, sia in ambito accademico che professionale. Segui la sezione Bandi e Concorsi, e non perdere la tua occasione.
Puoi infine cogliere le tante opportunità di conoscenza e approfondimento che ti offrono i musei, le fondazioni e le associazioni che si occupano di promozione culturale nel tuo territorio.
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