Il futuro in agenda

I presupposti

I grandi del mondo, Italia inclusa, hanno iniziato il processo di transizione ecologica per rispettare gli impegni sul clima dell’Agenda 2030 dell’ONU. Sarà un percorso lungo, che riguarderà tutti, sempre di più. Perché in una società, un’economia e un ecosistema globali, i grandi fenomeni sono collegati e dipendenti tra loro.Per questo motivo, chi è giovane ora ha il dovere di proporre un piano concreto per un futuro più sostenibile da tutti i punti di vista. Qui entra in gioco il manifesto Next Generation You.

È arrivato il tuo turno

Le ragazze e i ragazzi dell'Associazione Italiana Giovani per l'UNESCO hanno deciso di dare il via alla creazione di un manifesto contenente tutti i principi da mettere in atto nel futuro per il bene del pianeta e di chi lo abita, in accordo con i pilastri dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Hanno scelto perciò di incontrarsi virtualmente a Parma, Città Creativa UNESCO della Gastronomia e Capitale italiana della cultura 2020+21, durante il terzo Italian Youth Forum (Forum Italiano della Gioventù), con l’obiettivo di dare vita a un “ecosistema virtuoso” tra giovani, istituzioni e aziende, in cui i soci AIGU diventano gli interlocutori diretti tra i politici e i giovani. Le proposte del Manifesto Next Generation You, infatti, sono dirette al Governo italiano per un inserimento concreto all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “Next Generation EU”, da cui prende il nome per esplicitare, con lo stesso suono inglese, un significato importante: la prossima generazione, sei tu.

Manifestazione di idee

Il manifesto Next Generation You tratta quattro grandi tematiche, portate avanti tra gennaio e marzo 2021, e 12 proposte iniziali e dirette.

Le tematiche affrontate sono le seguenti:

• Nutrire il futuro

• La scuola di tutti

• Il new deal della cultura

• Sei la mia città

La lista di proposte iniziali e dirette, sono queste:

• Inserimento di un “punteggio CO2" nell’etichetta dei prodotti per sapere quale sia l'impatto sul clima dei prodotti acquistabili.

• Divieto di pubblicità per combustibili fossili, e regolamentazione della pubblicità con indicazione dell’impatto di CO2 per gli altri prodotti.

• Aumento del potere dei sindaci a tutela della salute dei cittadini in relazione alla qualità dell'aria e all'inquinamento atmosferico.

• Creazione di zone a basse emissioni nelle grandi città.

• Divieto di vendita dei veicoli più inquinanti entro il 2030.

• Divieto di volo se esiste un'alternativa in treno per un viaggio della durata inferiore a due ore e mezzo.

• Risarcimento totale sui voli nazionali per le emissioni di carbonio con compensazioni obbligatorie per tutti gli operatori.

• Dimezzamento del tasso di consumo del suolo.

• Scelte vegetariane garantite nelle mense scolastiche.

• Pasti costituiti per il 50% da prodotti sostenibili o sotto i segni di origine e qualità (compreso il 20% di prodotti biologici) in tutta la ristorazione.

• Legge sul benessere delle future generazioni.

• Ingresso gratuito ai luoghi statali della cultura per i giovani sotto i 35 anni.

Nutrire il futuro

Nell’attuale sistema alimentare, il consumatore è diventato a livello globale soltanto l’ingranaggio di un sistema insostenibile che distrugge l’ambiente, mette a rischio la biodiversità, maltratta gli animali e non si prende cura della salute delle persone, aggravando anche le disuguaglianze socio-economiche.

La transizione ecologica dovrebbe portare a sistemi alimentari locali, sostenibili e alla portata di tutti i portafogli. Questo significa che il consumatore viene messo nuovamente al centro del sistema di produzione, trasformandosi da oggetto che subisce dinamiche ingovernabili, a “cittadino alimentare” cosciente e responsabile.

Le persone devono venire formate e rese consapevoli sull’importanza delle proprie scelte alimentari, in modo da farle impegnare attivamente per il benessere proprio e dell’intero ecosistema, e restituendo loro il controllo su ciò che mangiano davvero.

La scuola di tutti

La scuola è l'unico, vero mezzo di trasporto verso una società migliore. I soci AIGU chiedono di rendere l’educazione sempre più inclusiva e comprensiva delle esigenze di tutti, garantendo il necessario per un apprendimento permanente.

Per realizzare questo importante obiettivo, il sistema scolastico deve riflettere quanto stabilito dalla Costituzione italiana, dando maggiore valore e importanza agli insegnanti e a tutto il personale. I ragazzi del forum di Parma propongono inoltre la creazione di un fondo universale da 20.000 euro utilizzabile da tutti i giovani che hanno compiuto la maggiore età per potersi dedicare alla formazione universitaria e alla visita dei luoghi della cultura.

L’educazione inclusiva e attenta alle emozioni contrasterà più efficacemente le forme di bullismo e aiuterà la scuola a ripartire in maggiore sintonia dopo la lunga e sofferta pausa dovuta alla pandemia.

Infine, l’offerta formativa dovrà comprendere l’insegnamento del pensiero critico e matematico, e non solo quello puramente nozionistico utilizzato in precedenza.

Il new deal della cultura

La pandemia e l’isolamento forzato hanno ulteriormente rafforzato il ruolo dei mezzi multimediali nella vita di tutti. I dispositivi digitali e online sono diventate infatti l’unico modo per fruire la società, il gioco, l’intrattenimento e la cultura. È necessario creare un nuovo patto per capire quanto siano cambiate, tra il 2020 e il 2021, le abitudini della società, e per stabilire come utilizzare la multimedialità per fare nuovi tipi di esperienze culturali.

Sei la mia città

La rinascita della società in maniera ecosostenibile si riflette anche sulla riqualificazione di centri urbani trascurati, periferie in degrado e aree isolate e mal collegate. Dare la alle persone e al mondo significa valorizzare i luoghi in comune per una rinascita ambientale, economica e sociale.

Per questo ultimo tema esistono già numerosi esempi di valorizzazione del territorio che hanno portato a nuovi fenomeni di turismo culturale e sostenibile.

Parafrasando l’obiettivo 11 dell’Agenda ONU 2030, bisogna rendere “le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”.

Il Manifesto Next Generation You è pronto. E tu?