Il 5 ottobre si celebra la Giornata Mondiale degli Insegnanti (World Teacher’s Day), istituita nel 1994. L’obiettivo di questa ricorrenza è quello di porre l’accento sull’importanza che rivestono i docenti nello sviluppo dei giovani in tutto il mondo, e di conseguenza nel benessere economico e sociale di ogni Paese.
Buoni o severi, amici o distaccati, giovani o “vecchia scuola”: gli insegnanti sono tra le figure più importanti nella vita delle persone. Sicuramente ricorderai i tuoi insegnanti di elementari e medie per tutta la vita. Alcuni saranno accostati a ricordi felici, altri meno. Ma una cosa è certa: chi insegna, ti segna.
Maestre e maestri, professori e professoresse, sono infatti tra le figure più importanti per la formazione delle persone, non solo da un punto di vista puramente didattico o accademico. Insegnare significa condividere uno spazio comune di apprendimento, scambiare opinioni, imparare, capire, ragionare, provare emozioni insieme. Mentre crescono le tue conoscenze sulle materie di studio, si sviluppano anche la tua personalità e i tuoi interessi. Specialmente durante l’infanzia, l’adolescenza e la gioventù, gli insegnanti diventano figure chiave anche nell’educazione civica e sociale degli individui, e quindi anche nella società.
Cosa significa insegnare
Insegnare significa lasciare un segno nella tua persona, cambiarti, darti nuovi strumenti per interpretare sia il tuo mondo interiore che quello esteriore.
Un ruolo così importante, in Italia viene tutelato da un sistema di assunzioni ben preciso. Per diventare docenti, è necessario avere i seguenti requisiti:
titolo di studio adatto (diploma o laurea, a seconda del grado di istituto in cui si desidera lavorare)
abilitazione all’insegnamento.
Una volta in possesso di entrambi, ci si può candidare nei concorsi nazionali, entrando ufficialmente nella graduatoria. Ti interessa saperne di più? Visita la pagina dedicata del Ministero dell’Istruzione.
Se aspiri alla docenza e stai aspettando l’uscita del nuovo bando, controlla la pagina delle notizie. Secondo il Decreto Sostegni Bis, verrà pubblicato entro il 31 dicembre 2021.
Insegnare è apprendere: un mondo che dialoga
In questo momento storico, essere docenti diventa un mestiere ancora più complesso: la didattica a distanza, le nuove regole all’interno delle classi, e gli stessi, indispensabili, dispositivi di protezione, hanno modificato il rapporto tra insegnanti e studenti. Si è creata una distanza fisica, laddove è necessaria una forte vicinanza.
La scuola è cambiata con la pandemia, ma gli insegnanti stanno facendo il possibile per colmare il divario sia con l’utilizzo di strumenti tecnologici di elearning, sia sviluppando ulteriormente le proprie competenze di intelligenza emotiva, indispensabili per affrontare un mondo in veloce cambiamento. Una cosa, però, rimane certa: i buoni maestri e le buone maestre sono coloro che, per portare avanti il compito di formare il futuro del mondo, hanno capito che è necessario fare formazione con corsi di aggiornamento frequenti. Il miglior modo per insegnare, è continuare a imparare.