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Jorit: volti diversi, stesso destino
Jorit: volti diversi, stesso destino
Data pubblicazione: 01 aprile 2022
L’Italia è in Mostra, artisti innovativi e dove trovarli, si sofferma questa settimana sui volti di Jorit e le loro cicatrici, un’arte a cielo aperto che potrai ammirare passeggiando in diverse città del Paese. Scopri la tribù umana di questo giovane artista.
Eventi
“Per me la street art è la rabbia che avevo da ragazzino e che volevo incanalare nelle cose giuste.”
Con queste parole Jorit (Jorit Ciro Cerullo), giovane napoletano classe 1990, descrive la sua arte. Rabbia e desiderio di riscatto traspaiono dalle sue opere, con l’intento di ricordare a tutti noi la cosa più importante: siamo degli esseri umani e, in quanto tali, uniti dallo stesso destino.
È proprio per questo che tutte le opere di Jorit che ritraggono volti sono accomunate dalla presenza di cicatrici rosse. Questo forte rimando ai rituali africani di scarnificazione, che segnano il passaggio dall’infanzia all’età adulta, è l’emblema dell’appartenenza a una “Human Tribe” di cui tutti noi facciamo parte.
Durante i suoi viaggi in Africa, Jorit rimane colpito dalla cultura locale e dal senso di appartenenza di ogni individuo alla comunità. Negli anni, e grazie alla contaminazione con altre culture avvenuta durante numerosi viaggi in America e in Asia, ha maturato la sua firma, il segno distintivo che rende tutte le sue opere immediatamente riconoscibili e riconducibili a lui.
A rendere ancora più chiaro il significato delle opere, Jorit nasconde spesso parole e frasi nei suoi murales, che rivelano aspetti più profondi.
“Io non credo che la street art possa cambiare il mondo, ma almeno può accendere un faro.”
Il suo impegno in cause sociali e la sua attenzione verso la rivendicazione dei diritti sono dirompenti nella sua arte, ormai presente in tutto il mondo.
Dai primi graffiti sui vagoni dei treni, ha virato verso uno stile sempre più figurativo, dedicandosi quasi totalmente alla rappresentazione di volti umani su murales monumentali. Lavora ancora come street artist, esegue opere su commissione, ma a queste attività affianca anche collaborazioni con Gallerie e Musei dal respiro internazionale.
Le opere principali dell’artista
In Italia, Jorit ha realizzato molte opere, la maggior parte delle quali si trova a Napoli. Ecco le più significative e apprezzate dalla critica:
“Ael. Tutt' egual song' e creature”. Il volto di una bambina rom, dipinto su un edificio di quattro piani a Ponticelli, proprio lì dove sono stati incendiati dei campi rom, lancia un messaggio chiaro: i bambini sono tutti uguali. Quest’opera di Jorit rientra nel progetto di inclusione sociale promosso dall'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo sguardo della giovane Ael deve ricordare che ciò che è accaduto a Ponticelli, quartiere di Napoli, non deve più accadere.
“Diego e Niccolò". Anche questa opera si trova a Napoli, sulle facciate di due edifici di 10 piani nel cosiddetto “Bronx”, una zona famosa per diversi episodi legati alla criminalità. Qui Jorit ha realizzato il volto di Diego Armando Maradona, al fianco di un bambino autistico, Niccolò.
“LeBron James” è il murales di Casapulla, in provincia di Caserta, dedicato al mito del basket, su cui campeggia il motto antirazzista dei Black Lives Matter.
Ma la produzione artistica di Jorit non si è fermata durante i suoi numerosi viaggi intorno al mondo, lasciando il segno con opere straordinarie in Africa, Sud e Nord America, e Asia. Ecco le più famose:
“Summer of Homeless”, il dipinto realizzato dall’artista a San Francisco, in occasione del raduno “Summer of Love”. In quest’opera è rappresentato un anziano senzatetto, soggetto che fa riferimento al gran numero di clochard presenti nella zona.
“Jurij Gagarin” è il ritratto del cosmonauta russo che si trova su un palazzo di 20 piani nella cittadina di Odincovo. Si tratta della raffigurazione più grande al mondo del primo uomo a essere andato nello spazio.
“Ahed Tamimi”, giovane attivista palestinese, raffigurata insieme all’artista Tukios su una barriera di separazione israeliana a Betlemme. Per realizzare quest’opera, i due street artist hanno passato un giorno in un carcere israeliano, oltre ad avere subito il divieto di tornare nel Paese per 10 anni.
La Galleria sul sito di Jorit ti permette di ammirare le sue opere più importanti. Ma se vuoi sapere su cosa sta lavorando in tempo reale, segui i suoi profili Social: Facebook e Instagram.
Lavora con (l’)arte
Se il tuo obiettivo è lavorare nel settore dell’arte e della cultura, hai molte possibilità, anche grazie ai nuovi processi di digitalizzazione in corso. Il Ministero della Cultura offre spesso opportunità interessanti, sia in ambito accademico che professionale. Segui la sezione Bandi e Concorsi, e non perdere la tua occasione.
Puoi infine cogliere le tante opportunità di conoscenza e approfondimento che ti offrono i musei, le fondazioni e le associazioni che si occupano di promozione culturale nel tuo territorio.
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