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Next Generation You: dai la risposta al futuro
Il futuro riceve risposte... da te
Data pubblicazione: 21 aprile 2021
Un sondaggio partito da un'idea importante: la tua opinione conta, e contribuirà a segnare il futuro. La rinascita e la resilienza dell'Italia dipendono anche da cosa verrà fatto per i giovani.
Studio e Formazione - Volontariato e Sociale - Bandi e Opportunità - Eventi - Agevolazioni e Incentivi
Il sondaggio
Il sondaggio online ha scelto di individuare il livello di conoscenza e le aspettative dei giovani italiani rispetto al PNRR: scuola, orientamento e formazione, percorsi universitari, lavoro e occupazione, rivoluzione verde e transizione ecologica, digitalizzazione.
Le risposte fornite su ben 15.427 questionari compilati online parlano chiaro. I dati elaborati permetteranno di orientare le politiche giovanili attuali verso le preferenze fornite da ragazze e ragazzi. Inoltre, esse diventeranno una preziosa base di supporto alla pubblica amministrazione per trovare e definire le migliori modalità di coinvolgimento dei giovani.
Il contesto
Sei giovane, e fai parte di coloro che hanno pagato il prezzo più alto, da un punto di vista sociale, durante i lockdown parziali e totali che ci sono stati a causa della pandemia a partire dal marzo 2020.
È cambiato l’impatto sulle tue prospettive di occupazione e sulla partecipazione sociale e politica. I giovani under 35 vengono già definiti “una generazione in lockdown”: i ragazzi e le ragazze del Paese sembrano infatti avere posticipato progetti importanti della vita, mettendoli in pausa.
Meno lavoro, meno possibilità di spostarsi, e quindi anche meno opportunità di studio all’estero, di scambi culturali, di socialità. La percezione dell’accessibilità all’ambiente esterno e del senso di libertà sono cambiati profondamente.
La Didattica a Distanza (DAD) inoltre, nonostante gli sforzi delle istituzioni, ha contribuito a creare ulteriore smarrimento. In questo contesto, crescono i rischi legati all’emarginazione e al fenomeno dell’abbandono scolastico ma, ancora più importante, si è registrata una forte perdita culturale e sociale difficile da colmare.
Se tendenzialmente in situazioni di emergenza, il senso di appartenenza e solidarietà tra i cittadini tende a rafforzarsi, la crisi sanitaria e il lockdown hanno portato a una ridefinizione dei comportamenti quotidiani e delle modalità di relazione tra i giovani, con una ricaduta sul loro benessere psicologico.
In questa cornice, si collocano le Istituzioni, le quali, a diversi livelli di governo, ricoprono un ruolo essenziale al fine di supportare i giovani, dare loro opportunità per un futuro migliore e garantire il rispetto di valori, quali la libertà, l’uguaglianza e la parità di genere. Ma il contesto di azione è reso difficile dalla persistenza di un clima di sfiducia nelle istituzioni e da una forte preoccupazione verso il futuro.
Chi ha risposto?
Il sondaggio, svolto esclusivamente via web, ha interessato un campione di giovani tra i 14 e i 35 anni. La rilevazione ha riguardato ragazze e ragazzi con diversi titoli di studio, dalla scuola primaria ai dottorati.
Il 60% degli intervistati è di sesso femminile, e circa il 54,9% ha un’età compresa tra i 19 e i 26 anni.
Con riferimento al titolo di studio, coerentemente con la fascia di età degli intervistati, il campione possiede principalmente un diploma secondario di scuola di II grado.
La collocazione geografica dei giovani che hanno risposto al sondaggio è distribuita sul territorio nazionale. La maggior parte delle risposte è arrivata dalle regioni più popolose, equamente distribuite tra Nord e Sud Italia, come la Lombardia, il Lazio, la Puglia, la Campania.
Il PNRR parla ai giovani?
PNRR: quattro consonanti, nessuna vocale. Difficile da pronunciare, complesso da comunicare. Ma è possibile capire di cosa si tratta esattamente, e in che modo cambierà la tua vita?
La quasi totalità degli intervistati pensa che sia molto utile l’attivazione di strumenti attraverso i quali i giovani possano trovare aggiornamenti e informazioni sui contenuti e sullo stato di attuazione del PNRR che riguardano i loro interessi.
Tra i possibili progetti da inserire nel PNRR era indicata nel questionario la creazione di luoghi, fisici e virtuali, per lo sviluppo creativo, innovativo e produttivo da parte dei giovani, al fine di stimolare la nascita di spazi di comunità in cui promuovere percorsi di orientamento, formazione e mentoring volti a creare un ponte fra scuola, università e imprese.
Il 63% degli intervistati desidera che i fondi vengano utilizzati per svolgere percorsi di skilling, reskilling e upskilling per migliorare le competenze professionali.
Circa la metà degli intervistati vorrebbe che questi luoghi fossero degli spazi di condivisione per l'apprendimento formale e sperimentale, potenziato attraverso le nuove tecnologie digitali, comprese esperienze simulate in realtà virtuale e aumentata.
Questi hub, secondo il 36% degli intervistati, potranno anche offrire servizi di incubazione per start-up e per lo sviluppo della cultura di impresa, nonché di servizi di orientamento, mentoring e consulenza sulla trasformazione digitale delle imprese tradizionali.
Servizio Civile Universale
Il Servizio Civile Universale si conferma uno strumento di apprendimento non formale conosciuto da oltre l’80% degli intervistati. L’interesse verso questa esperienza, che porta a maturare specifiche conoscenze, abilità e soft skills, è molto alto, con quasi l’80% dei giovani propensi a partecipare.
Gli ambiti di volontariato più ambiti, con oltre il 40% delle preferenze, sono quelli di: educazione, promozione culturale, paesaggistica, ambientale, dello sport, del turismo sostenibile e sociale e la promozione e la tutela dei diritti umani. Seguono poi gli interessati alla tutela del patrimonio storico, artistico e culturale, all’assistenza e cura della persona, alla transizione ecologica, patrimonio ambientale e riqualificazione urbana. Piacciono anche i progetti di promozione della pace tra i popoli e della difesa non armata, la cooperazione allo sviluppo, la promozione della cultura italiana all'estero, il sostegno alle comunità di italiani all'estero e la protezione civile. Solo il 14,82% degli intervistati ritiene, invece, fondamentale attivare percorsi sull’agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità.
Nonostante le attenzioni verso il Servizio Civile Universale, circa il 74,7% degli intervistati ritiene che vi sia però la necessità di un maggiore collegamento tra l’esperienza di volontariato e l’accesso al mondo del lavoro, e il 41,7% crede che la certificazione delle competenze per i CV dovrebbe essere migliorata. Inoltre, il 22% circa vorrebbe una maggiore apertura internazionale del Servizio. Infine, i giovani interessati al Servizio Civile Universale desiderano anche migliorare l’esperienza con progetti di formazione lavorativa più sfidanti, e sono d'accordo con la creazione di in una banca dati delle esperienze.
Per i giovani intervistati, infine, è molto utile l’attivazione, nell’ambito del Servizio Civile Universale, di specifici programmi volti a favorire l’inclusione digitale, coinvolgendo i volontari nella diffusione dell’uso delle tecnologie informatiche e nell’accompagnamento di cittadini in difficoltà all’utilizzo dei servizi pubblici digitali.
Politica in azione!
Quali sono le aspettative dei giovani sugli ambiti ai quali la politica e gli organi istituzionali dovrebbero dare maggiore attenzione? Le aree analizzate sono state:
- scuola
- percorsi universitari
- lavoro e occupazione
- rivoluzione verde e transizione ecologica
- digitalizzazione.
SCUOLA
Quasi un giovane su due ritiene fondamentale che all’interno del mondo della scuola, dell’orientamento e della formazione venga data maggiore attenzione alla formazione del personale. Oltre il 31% dichiara, inoltre, quanto siano importanti gli investimenti su edilizia scolastica, connessioni veloci, tablet e pc, fino ai progetti per percorsi di studio all’estero. Ha un ruolo importante anche quello della formazione tecnica e delle soft skills. Cruciale per lo sviluppo delle competenze e della dimensione internazionale anche la promozione di programmi di studio all’estero.
PERCORSI UNIVERSITARI
All’interno dei percorsi universitari, circa la metà degli intervistati pensa che sia necessario dare maggiore rilevanza alle borse di studio. Il 42,6% ritiene che si debba investire su infrastrutture tecnologiche e laboratori scientifici, e il 38,3% la pensa allo stesso modo anche sui servizi di orientamento e tutoring. Oltre il 32% degli intervistati vorrebbe una maggiore valorizzazione delle borse Erasmus e una maggiore proiezione internazionale delle università. Infine, circa il 20% chiede un focus sugli alloggi per studenti.
LAVORO E OCCUPAZIONE
Grandissima attenzione è stata data dai giovani all’ambito del lavoro e dell’occupazione, con circa il 76% che ritiene fondamentale che il Governo si occupi di implementare politiche attive del lavoro e misure efficaci di sostegno all’occupazione. A questi si aggiunge un 30% di giovani che vorrebbe vedere una riforma dei centri di impiego. Altri ambiti in cui i giovani vorrebbero una presenza più forte degli organi istituzionali sono il sostegno all’imprenditorialità, il potenziamento del Servizio Civile Universale e la fiscalità di vantaggio.
RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA
I giovani confermano nell’indagine una forte sensibilità per i temi ambientali connessi alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica, ambito in cui quasi il 60% degli intervistati ritiene fondamentale che le istituzioni aumentino i propri sforzi nella promozione dell’energia rinnovabile e nella tutela e valorizzazione del territorio. Quasi il 40% crede inoltre che sia importante investire sulla mobilità sostenibile, e quasi il 30% sull’agricoltura sostenibile.
DIGITALIZZAZIONE
L’indagine ha riguardato anche il tema importante della digitalizzazione, ambito in cui circa più della metà dei giovani ritiene fondamentale il miglioramento della connettività con le reti a banda larga e il rafforzamento delle piattaforme di approfondimento didattico online. Circa il 30% dei partecipanti al sondaggio vorrebbe che il Governo investa maggiormente sullo sviluppo delle tecnologie relative a intelligenza artificiale, robotica, big data e internet of things, nonché delle tecnologie di realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR) come strumenti per l'apprendimento non formale e informale.
Infine, nell’ambito della digitalizzazione, è importante sottolineare come rivesta un ruolo fondamentale lo sviluppo delle competenze legate alle innovazioni tecnologiche più recenti che stanno condizionando fortemente il contesto economico e sociale.
Il dialogo con i giovani
L’indagine ha evidenziato che per i giovani la modalità migliore di coinvolgimento è la consultazione diretta, strumento prediletto da circa l’80% degli intervistati. Nello specifico, il 50% vorrebbe partecipare a momenti di confronto diretto, anche sul web, su tematiche specifiche (per esempio attraverso questionari e maratone online). Grande entusiasmo ha riscosso anche l’opzione di organizzare Giornate Nazionali per i Giovani, come forum e fiere, con l’interesse di oltre il 53% degli intervistati.
Oltre alle consultazioni dirette, altra modalità di coinvolgimento che piace è quella delle associazioni di rappresentanza dei giovani, apprezzata da oltre il 38% degli intervistati.
Infine, circa il 20% dei giovani vorrebbe che il dialogo fosse alimentato attraverso sezioni specifiche delle organizzazioni produttive.
Abbiamo imparato la lezione
Grazie a questo confronto diretto, i dati dell’indagine qui presentati mostrano, in conclusione, come vi sia una forte richiesta di partecipazione attiva da parte dei giovani nonostante le difficoltà della crisi.
I contributi di idee offerti sono un buon inizio per supportare gli organi istituzionali nei processi decisionali e nella identificazione delle aree di miglioramento nei vari ambiti di intervento.
Vuoi saperne di più? Scarica qui il file completo!
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