Mai, come quest'anno, ci siamo trovati a comprendere l'importanza dell'essere vicini alle persone e di quanto sia doloroso il distanziamento interpersonale., non Noi volontari del servizio civile, però, non siamo mai stati lontani dai nostri assistiti. Anzi. Nell'attività di consulenza, svolta a fianco alla mia Olp, prima in presenza e per diversi mesi (tranne una breve parentesi estiva) in smart working, ho compreso l'importanza dell'essere sempre vicino ai nostri assistiti, che pur consci della situazione a dir poco apocalittica che abbiamo vissuto, non si sono mai sentiti abbandonati.
I momenti di sconforto, certamente, non sono mancati. È ovvio infatti che il peso del sociale, in un tempo fatto di drammi personali commissionati alle difficoltà gestorie della pubblica amministrazione, è di rilevanza nazionale, ma al tempo stesso assume anche i caratteri di un vero e proprio fardello, che si fa talvolta fatica a sostenere.
In questa esperienza non sono mai stata sola, ma ho sempre potuto fare pieno affidamento sulla responsabile di zona così come al Nazionale, che c'è stato in ogni momento, soprattutto quando mi sono trovata ad affrontare l'isolamento e ho gestito da remoto persino una pratica di conciliazione paritetica. Il tutto, con l'affiancamento immancabile della squadra dei professionisti che compone l’ente presso cui ho svolto il mio servizio civile.
Da questa esperienza ho tratto un insegnamento grande, che sicuramente sarà il fondamento dell'attività di avvocatura che mi appresto a esercitare e che potrò esercitare appieno alla fine del servizio civile: essere presente per le esigenze del prossimo, in qualunque contingenza, ed egli conterà su di te contro ogni speranza. Auguro a tutti di vivere un'esperienza così, che arricchisce gli altri sicuramente, ma prima di tutto arricchisce te: è dando, infatti, che si riceve di più.